CLUB SPORTIVO CULTURALE MARRADESE

CLUB SPORTIVO CULTURALE MARRADESE

Sito ufficiale del'associazione sportiva Club Sportivo Culturale Marradese

Al Nannini con i pantaloncini

Posted in Calcio, Dieci domande a..., Seconda Categoria by cscmarradese
Set 03 2013

Assente alla prima di coppa, Bruno Naldi ci invia le sue impressioni sull’esordio casalingo della squadra di Seconda Categoria.

Dopo almeno dieci anni, per la prima volta in tribuna con una temperatura superiore ai 20 gradi. Fra i presenti da segnalare qualche mister con leggera speranza di introfularsi, i soliti commenti del prepartita che spaziano dalla stupenda vittoria del Marradi tennistico al numero di giornate rifilate al magico PUDDU. Primo tempo di noia completa al “Nannini” con sole due occasioni, una per il Maffino, parata a terra, e una per Nico che, lanciato sulla destra, incrocia e lambisce il palo. Poi il nulla…
Nell’intervallo si svuota almeno per metà la tribuna e, nello splendido pomeriggio di sole, il primo abbaglio è per l’arbitro, che si inventa un rigore parato dall’appena entrato Thomas. Grande!!! Poi un paio di pali colpiti da Casto ed un tiro del brillante Maffino lanciato da dietro, fino al gol che porta la firma di Nico su lancio di Casto.
Come per l’anno passato, niente voti personali ma solo + o – partendo da un voto di squadra da 6,5.
SORBOLE + Per il mal di schiena rimediato a fine primo tempo.
GALE ++ Molto bene nell’adattamento a terzino, buona corsa e velocità. CONCENTRATO.
TOMMY ++ Di un’altra categoria. LEONE.
CIPO + Il solito capitano sicuro anche se non ancora al top. IMBALLATO.
CAPP + Esordio senza subire più di tanto, deve ancora affiatarsi. OTTIMOACQUISTO.
CATT ++ Secondo me, lui si prepara anche mentre gli altri dormono. AUDACE.
MATU + Qualità e voglia di registrare da dentro, poi arriverà anche la forma fisica. DAIMATU.
MATTEO + Bel primo tempo. Un po’ nascosto nella ripresa, ma lui ci sta bene in campo. UNPECCATOPERDERLO.
CASTO + Solista alla continua ricerca della giocata. Due pali, troppe palle perse ed un ottimo assist. RIVEDIBILENADÀ.
NICO ++ Partecipa a tutte le azioni più pericolose e trova la profondità in varie occasioni. CINICO.
MAFFINO ++ Finalmente una marea di tagli dentro ed almeno tre occasioni. POIFARÀGOL.
THOMAS +++ Cosa vuoi dire? Entra, para un rigore e mette assieme almeno tre parate decisive. PORTIERINODITAGLIA-ILMIGLIORE.
Gli altri due entrati non sono giudicabili!!!
La Marradese vince e passa al turno successivo di coppa anche se il modulo non è ancora molto chiaro e, soprattutto, i giocatori mi sono sembrati un po’ tutti troppo stanchi nel finale. Speriamo di vedere qualche partita un po’ più bella, visto che in tribuna c’era almeno una settantina di persone. FORZAMARRADESE.

É di nuovo grande tennis

Posted in Dieci domande a..., Tennis by cscmarradese
Ago 23 2013

Instancabile, Bruno Naldi trova pure un ghostwriter e ci invia qualche considerazione sul “Mugello Tennis Tour”.

A memoria non ricordo un’annata così intensa ed appassionante per il circolo del tennis club Marradi!!! Il Mugello Tennis Tour è una manifestazione tennistica che si svolge nei comuni del Mugello da ormai parecchi anni. Straordinaria nella sua tipicità ed organizzazione; eccezionale perché molto ben orchestrata pur se fuori dai più pomposi tornei FIT.
Coinvolge molti comuni del Mugello e un numero elevatissimo di giocatori di ogni età e sesso.
Marradi, Barberino, Palazzuolo, Borgo San Lorenzo e così via, sono solo alcune delle località coinvolte. Si è creata così una rete di cittadine legate tra loro da questo particolare evento sportivo, tutto incentrato sullo sport e in particolare sul tennis. La formula prevede un ranking a punti per ogni giocatore e l’accesso per i primi trenta classificati ad un Master finale.
Il motivo del successo sta nello spirito competitivo, certo, ma soprattutto nella caratterizzazione fortemente aggregativa e di sana socialità che questo particolare torneo offre. I giocatori si spostano spessissimo in gruppi di amici e con le famiglie al seguito. Si spingono, per esempio, fino a Marradi, magari da Vicchio, non solo per l’incontro da fare ma anche per la voglia di stare assieme e magari mangiare una buona “fiorentina” la sera. Non è difficile, ci dicono, che spesso siano gli stessi gestori dei vari circoli coinvolti a preparare dei buffet serali da offrire ai giocatori. Pare infatti che per i coordinatori questi aspetti partecipativi e dunque non prettamente agonistici, siano il motore principale che, anno dopo anno, incrementa il numero dei giocatori e il successo dell’evento stesso.
Insomma, Marradi si conferma territorio di confine di qualità anche nel mantenere buone relazioni “tennistiche” con i vicini comuni mugellani così come, del resto, della confinante Romagna. Attendiamo la finale a Marradi, dovrebbe essere domenica 2 settembre – tempo permettendo – e speriamo che sia un marradese ad accaparrarsi il primo posto nel podio!
Dai toni si intuisce che non è tutta farina del mio sacco!!! Un grazie speciale a Tommy per la creativa collaborazione
.

Prepariamoci per le terme

Posted in Calcio, Dieci domande a..., Seconda Categoria by cscmarradese
Ago 23 2013

Ci avviciniamo al primo match della squadra di Seconda Categoria e Bruno Naldi ci invia le sue prime righe stagionali…

È finalmente cominciata da lunedì 19 la preparazione in vista della nuova stagione di calcio per i nostri ragazzi agli ordini del nuovo mister Babini. La grande novità è la partecipazione al campionato di Seconda Categoria, inseriti nel girone P che ci vedrà sfidare almeno tre buone società,in primis la super favorita SPARTA per continuare con una mai doma DINAMO FAENZA e a seguire un rinnovato CASOLA VALSENIO: le altre 9 componenti il girone mi sembrano tutte squadre alla nostra portata, visto che la Magica ha rinforzato l’organico con almeno tre sicuri innesti da categoria e mi riferisco ai due vecchi mister, accompagnati dall’esperto (ma non per questo vecchio) Thomas Naldoni e sembra che le sorprese non siano finite perché a breve ci potrebbe essere l’annuncio di un giocatore di classe che risponde al nome di Matteo (eh sì, proprio lui, anche se il cognome non lo citiamo per scaramanzia, n.d.P.).
Ora non posso sbilanciarmi troppo – in cuor mio lo vorrei – ma credo che i presupposti per un grande campionato ci siano tutti, che il Mister abbia una gran bella rosa a disposizione e, nell’attesa di conoscerlo e magari di farvelo conoscere attraverso queste pagine, gli mando a nome di tutti gli appassionati della Marradese un grande in bocca al lupo per l’inizio della nuova stagione che – non dimenticate – comincia domenica 25 al campo sportivo di Brisighella con uno dei più classici derby. A tal proposito vorrei che nessuno dimenticasse quello spareggio di qualche anno fa che grida ancora vendetta!!!
Ed allora, carichi alla conquista delle terme…

Qualche risposta e un appello

Posted in Calcio, Dieci domande a... by cscmarradese
Giu 13 2013

Come promesso, ecco le risposte del presidente alle “pungolature” di Bruno Naldi pubblicate in un post precedente.

Caro Bruno, premetto che non mi piace il calciomercato – sia come termine che come fase della stagione calcistica – e che è una delle cose che quando ho accettato di diventare presidente del C.S.C. avrei preferito delegare ad altri ma – tant’è – ci sono dentro mani e piedi e cercherò di rispondere alle tue domande. Per quanto riguarda la promozione in Seconda Categoria, al momento non ci sono certezze assolute, poiché vincendo lo spareggio tra le seconde classificate abbiamo solamente acquisito una priorità nel caso di ripescaggi. Considerando, però, quanto è avvenuto negli ultimi anni e la continua moria che si verifica – ahimé – nelle categorie superiori direi che nelle prossime settimane dovrebbe esserci comunicata la possibilità di salire di categoria. Passando al capitolo allenatore, colgo l’occasione per elogiare pubblicamente mister Matu che, secondo me, è stato veramente bravo alla sua prima stagione in panchina. Ora sa che può tranquillamente fare l’allenatore e sarebbe stato sicuramente confermato se non ci avesse comunicato la sua intenzione di tornare a giocare. Ho visto, però, personalmente quanto ha sofferto a stare fuori dal campo e non me la sono sentita di insistere e chiedergli un altro anno di sacrificio. Questo apre il problema della sua sostituzione: ci sono nomi e idee e c’è qualche contatto, ma vorrei andarci cauto perché quello dell’allenatore è un passaggio molto delicato che deve tenere conto delle esigenze tecniche e “motivazionali” (per me fondamentali) ma anche delle ristrettezze imposte dal nostro magrissimo bilancio. Il bilancio influenzerà, ovviamente, anche il discorso giocatori e dovremo inventarci qualcosa per integrare una rosa che avrebbe – comunque – le possibilità per ben figurare anche in Seconda Categoria.
Passando alla domanda sul cambio di amministrazione comunale, vorrei ringraziare l’amministrazione uscente per il buon rapporto di collaborazione avuto negli ultimi anni e mi auguro – ma ne son certo – di poter lavorare in sintonia anche con la nuova amministrazione. Cosa possiamo chiedere alla nuova giunta? Certo non possiamo chiedere un maggior sostegno economico (credo sia fuori dal tempo e dalle effettive possibilità): al limite l’amministrazione potrebbe aiutarci a metterci in contatto con qualche sponsor… Il vero fronte su cui lavorare (e qualcosa sta già partendo) è, a mio avviso, quello di cercare di rendere più sostenibile la gestione delle strutture, rendendo più efficienti gli impianti di riscaldamento di stadio e palazzetto (in modo da allentare un po’ le “catene” di GDF Suez) e verificare la possibilità di ricontrattare le tariffe di acqua e rifiuti, perché il vero peccato è vedere che circa metà del nostro bilancio se ne va in bollette…
Chiudo con un appello: questa associazione va avanti solo se ci sono volontari disponibili ad aiutare e supportare le attività sportive. Servono dirigenti, accompagnatori e persone che aiutino nella gestione delle strutture: chi ha voglia di passare un po’ di tempo tra i giovani è ben accetto! Vi assicuro, tra l’altro, che è molto divertente!
Sono stato un po’ prolisso, Bruno, e molto probabilmente non ti ho accontentato: chiedo solo un po’ di pazienza e di comprensione. Vi assicuro che sono arrivato fritto a fine stagione e che non è per niente facile – tra una bolletta astronomica e l’altra (mi ripeto, ma questa è la quotidianità) – ributtarsi subito sulla stagione successiva… FORZA C.S.C. MARRADESE!

È sempre calciomercato

Posted in Calcio, Dieci domande a..., Terza Categoria by cscmarradese
Giu 11 2013

Dopo qualche settimana di silenzio, torna Bruno Naldi, voce dei nostri tifosi, con qualche domanda per il presidente (che prossimamente risponderà).

Finita la stagione oramai da quindici giorni, noi piccoli tifosi della Marradese ci chiediamo cosa succede ora??? Vinto lo spareggio delle seconde con quei magici rigori carichi d’ansia e di emozioni e archiviata la pratica Coppa, non si parla più della squadra dei nostri beniamini anche se io avrei almeno due, tre domande da porre al nostro Presidente ed allora, mi sono detto, perché non farlo pubblicamente??? Ed allora la prima cosa che mi viene in mente è se quei rigori ci hanno portato direttamente in Seconda o se dobbiamo ancora aspettare fiduciosi o metterci le mani nei capelli o in ginocchio a pregare? Il secondo dubbio mi viene pensando al nostro Mister che, al momento, sembra dimissionario per tornare a vestire le scarpe tacchettate e riprendere il suo posto lì nel mezzo del campo (non so in quale squadra) ma qualcuno ha pensato come sostituirlo o ha provato a riconfermarlo? Ora forse sono troppo preoccupato ma in caso di Seconda Categoria possiamo vedere qualche novità o qualche bel ritorno allo stadio comunale? A proposito di comunale, c’è una nuova giunta con un nuovo assessore allo sport: che sia il momento di chiedere un piccolo aiuto per continuare a fare sport in questa piccola realtà??? Ora, riunite le idee e concentrati sulla prossima stagione, cerchiamo di fare chiarezza perché la nuova stagione è lì dietro l’angolo che bussa alle porte e noi tifosi vorremo arrivarci preparati e vincenti. IL CALCIOMERCATO È APERTO.

Under 18 k.o. a Lugo

Posted in Dieci domande a..., Pallavolo, Sett. Giov. Pallavolo by cscmarradese
Mar 26 2013

Netta sconfitta (3-0) della squadra Under 18 – peraltro in formazione ridotta – contro il Lugo Bea, formazione di ottimo livello.

Dieci domande a… Alice Ceroni

Posted in Dieci domande a... by cscmarradese
Dic 27 2012

Come promesso, eccovi l’ultima puntata 2012 delle “Dieci domande” (protagonista Alice Ceroni, allenatrice del gruppone minivolley) di Bruno Naldi, che ringraziamo di cuore per tutto quello che fa.

Questa volta andiamo a frugare in casa d’altri e per farlo mi sono spinto fino al palazzetto dello sport, in un pomeriggio di un lunedì invernale per incontrare quella che mi è stata presentata come “LA SIGNORA DELLA PALLAVOLO”. Al palazzetto ho trovato una confusione tremenda e lei, ALICE CERONI, coadiuvata da simpatici accompagnatori.
Ciao Alice. Per cominciare mi descrivi in breve la tua attività con i bambini e chi sono i tuoi collaboratori?

«Ho almeno sei collaboratori di cui vado veramente fiera, perché ognuno di loro è “carico” e sempre pronto ad aiutarmi: SEBA, MILO, MARIA, FRANCESCA, FLAVIA e NICOLA. La prima ora la dedico totalmente al gioco per poi cercare di insegnare le basi della pallavolo, con un torneo finale condito da piccoli premi».

Ma ci vuole una pazienza tremenda, da quel poco che ho visto…
«Di pazienza poca. Ci vuole tanta voce, ma io mi trovo veramente a mio agio con i miei coetanei…»

Quando hai iniziato a giocare a pallavolo e chi è stato il tuo primo allenatore?
«Nel vicinissmo 1988 e la mia prima allenatrice è stata RITA NERI».

Ora mi dici quando sei passata al ruolo di allenatore o educatore e il perché di questa scelta?
È poco, dall’anno scorso, forse è per questo che ho ancora pazienza… L’ho fatto come rimpiazzo. È una bella esperienza ed infatti l’ho ripetuta anche quest’anno».

Quanti pallavolisti in erba partecipano alla tua attività?
«Sono circa una trentina e sono in aumento rispetto al passato. Ci sono tanti maschi, sono di fasce di età molto diverse, dalla prima alla quinta elementare, ma riescono a stare insieme senza troppe litigate».

Quante ore dedichi alla pallavolo settimanalmente, visto che giochi anche?
«Per allenare ed allenarmi circa 5 ore. Se ci sono partite interminabili molto di più…»

Sei anche parte attiva del gruppo “senior”. Me lo descrivi?
«È un gran bel gruppo, con il quale mi trovo molto bene anche per i post-partita che passiamo fra cene e divertimenti…»

Mi racconti un episodio buffo che ti è sicuramente capitato da quando alleni?
«Un bimbo non aveva visto il palo della rete ed ha sbattuto rimbalzando a terra ed io – fra una risata e l’altra – mi sono posta il problema di come dargli soccorso… ma i meglio sono quelli che si nascondono in bagno per non correre o per non giocare a palla avvelenata… Vi conosco… A parte gli episodi, questi bimbi sono gioia e divertimento assicurato».

La pallavolo ce l’hai nel sangue. Mi dici un buon motivo per cui un bambino/a deve iniziare a frequentare un palazzetto?
«Sicuramente bisogna esser predisposti e avere costanza nel provare per imparare. Aiuta a farsi un gruppo di amici, tutto ciò senza troppe ambizioni, senza cullare sogni di gloria. È costruttivo ed educativo, anche perché a tutti i concentramenti NESSUNO è mai rimasto a guardare gli altri giocare».

Per finire, cosa ti auguri per il 2013 (MAYA permettendo)?
«Mi auguro che i miei bimbi continuino a venire al palazzetto e ad accrescere la loro passione per la pallavolo, come ho fatto io fino ad ora, e che non dimentichino mai che il nostro meraviglioso sport altro non è che un gioco».

Alice Ceroni non si preoccupa di certo per queste quattro chiacchiere, anzi mi fa capire con il suo sorriso e la sua determinazione di essere veramente orgogliosa di poter trasmettere ai suoi giovani allievi l’amore che lei nutre per questo gioco. Sono certo che personaggi come lei siano veramente indicati a creare i pallavolisti futuri della nostra piccola realtà… FORTISSIMAALICE.

Dieci domande a… Flavia Diani

Posted in Dieci domande a..., Notizie generali by cscmarradese
Dic 17 2012

Continua il viaggio di Bruno Naldi alla scoperta delle anime del Club: questa volta, a finire sotto il tiro delle “DIECI DOMANDE” è stata Flavia Diani, giocatrice, allenatrice dell’Under 18 e consigliere del C.S.C.M..

Considerato che la pallavolo del C.S.C. Marradese non è solo un movimento per “giovani marmotte” ma ha una squadra che partecipa al campionato Under 18, mi sono messo in contatto con l’allenatrice che altri non è che una “vecchia gloria” del movimento pallavolistico locale e cioè l’ETERNA FLAVIA DIANI…

Flavia con te che ho una certa confidenza comincerei dal chiederti cosa è per te la pallavolo.
«La pallavolo per me è una passione, è lo sport più bello che esista, non solo per l’attività ma per la complicità che si crea in un gruppo di persone che, molte volte, non sono quelle che frequenti abitualmente. Ora più che mai penso che sia un diversivo positivo per i ragazzi giovani, per non annoiarsi e divertirsi in modo sano e salutare… sono proprio una VECCHIA… senza gloria! Ora, però, sono anche mamma e il pensiero va sempre ai figli, che siano i tuoi o quelli degli altri».

Ti sei assunta finalmente il ruolo che ti compete nel movimento. Come ti è scattata la molla?
«La molla è scattata quando il precedente allenatore ha deciso di ritirarsi e, per paura di perdere un bel gruppo di ragazze che ancora non si sentivano pronte ad entrare con la squadra delle Senior, ho pensato di provarci. Senza nessuna presunzione e competenza tecnica, ma solo come ex giocatrice che pensa che la pallavolo sia una grande passione che si deve curare per poterla fare crescere. Come dicevo prima, perdere dei giovani alla soglia dei 18 anni sarebbe stato un vero peccato anche perché loro saranno la prossima squadra senior e se non coltiviamo i giovani non ci saranno mai i vecchi».

Continui anche a giocare?
«Sì, quest’anno mi sono buttata al massimo e ho ripreso anche a “giocare”, fra virgolette perché c’è una bella differenza da qualche anno fa! Ma la passione di far parte di una squadra è sempre la stessa. E forse mi sento anche più giovane, visto che il mio allenatore è sempre quello di quando avevo 15 anni».

Ti ricordi quando hai cominciato a frequentare il palazzetto?
«Quando ho iniziato a frequentare il palazzetto avevo circa 14-15 anni. Eravamo tante e non tutte calme e docili, Franco Naldi ha avuto una bella pazienza, perché spesso volevamo dire la nostra».

Mi dici che differenza hai trovato fra te diciottenne e le tue ragazze?
«Non molta, per la verità. Ci sono, adesso come allora, quelle un po’ più “esuberanti” e quelle più “calme”. La differenza che mi è saltata agli occhi è la grinta: a sedici anni quando sbagliavo mi arrabbiavo e quando facevo punto urlavo ed esultavo (proprio come fa anche ai nostri giorni, n.d.a.). Le mie ragazze lo fanno poco, forse sono più “posate”?»

È cominciato il campionato, con quali risultati?
«Abbiamo appena iniziato il campionato e abbiamo giocato solo una partita che, purtroppo, abbiamo perso 3-1. È stata una partita combattuta e divertente e, anche se dal risultato non può sembrare, abbiamo perso ma abbiamo giocato bene, forse con poca concentrazione nei momenti importanti».

Tutto troppo serio. Ci sarà pure una ragazza in cui ti rivedi fra quelle che alleni?
«Mi rivedo in qualche caratteristica di ognuna di loro: trascinatrice, “paglietta” e “nervosina”, testarda e polemica, ma di certo non posso fare i nomi!»

Molti, su questo sito, non conoscono l’ambiente, l’aria che si respira sottorete. Ce la puoi descrivere?
«È difficile spiegare le sensazioni della rete, perché la soddisfazione di quanto tiri una schiacciata sui tre metri è immensa! La grinta che va alle stelle quando riesci a murare una schiacciata di una tua avversaria, magari proprio quella più forte e… urlargli in faccia (forse poco educativo ma molto soddisfacente) è inspiegabile, ti senti grande, la meglio!»

Mi racconti la prima sensazione che hai provato a sederti sulla panchina come allenatrice? Ti sei preparata alla partita in modo diverso?
«La prima partita che abbiamo fatto ero più nervosa io che le mie ragazze! Non sapevo da che parte farmi: essere dall’altra parte della barricata è difficile perché vorrei essere decisa ma non esagerata. Decidere chi va in campo e chi in panchina è stato imbarazzante… Mi darei un 6 scarso per la prima partita, ma ne ho fatta solo una ed è stata utile per capire dove lavorare per me e per la squadra».

Per finire Flavia, visto che l’ho chiesto a tutti, chiedo anche a te come procedono i rapporti con la società. Questo Badiali è descritto come un santo, avrà pure anche lui un piccolo difetto?
«Mi dispiace deluderti caro Bruno, Andrea Badiali non è un santo ma un presidente veramente bravo! È il primo che finalmente considera anche la pallavolo un’attività del Club. Non c’è solo il calcio ora, anche se, comunque, quell’attività rimane alcune agevolazioni che posso capire ma non condividere. È attento a tutto, s’impegna per i bambini e, soprattutto, va incontro alle esigenze di ogni attività».

«Come al solito sono stata logorroica, non sono molto brava a descrivere le mie sensazioni ma spero di essermi spiegata! Ciao Brunello! L’allenamento dell’Under 18 lo faccio il mercoledì alle ore 18.30, ti aspettiamo… Copriti, perché – alla tua età – nel palazzetto che è un freddo “porco”, i reumatismi ti potrebbero ammazzare, visto le tue ossa poco buone! AhAhAh!»

E grazie alla nostra “VECCHIA GLORIA” che si è resa così disponibile ed ha cercato – con parole sue – di spiegarci cosa è la gioia di star lì sottorete ed anche la sua trasformazione da giocatrice ad allenatrice .
Ora aspetto di poter assistere ad una partita per vederla all’opera e darle un voto, magari non alle chiacchiere, nelle quali è molto forte, come ricordo con piacere, ma a quello che sta cercando di costruire assieme alle sue splendide otto ragazze. GRANDEFLAVIONA.

Dieci domande a… Alessandro Matulli

Posted in Dieci domande a..., Notizie generali by cscmarradese
Dic 10 2012

La neve ha un po’ fermato le attività e, in attesa di aggiornamenti dai campi (stasera torna in campo la squadra Open), Bruno Naldi ci propone un secondo appuntamento con le “dieci domande”, protagonista l’allenatore della Terza Categoria, Alessandro Matulli.

Sono andato a far quattro chiacchere con il Mister della nostra magica MARRADESE nel periodo di sosta prima della NATALS LEAGUE ed a lui ho posto dieci domande sull’attuale momento della squadra e sulle previsioni future. Insomma, volevo cercare di capire cosa ci aspetta nei prossimi mesi per concludere in bellezza la stagione.

Caro Mister, per cominciare volevo sapere da te quale molla ti è scattata questa estate che ti ha spinto a mollare il campo per spostarti in panca.
«Volevo tornare a casa… Non avevo più voglia di fare dei chilometri. Nel gruppo ci sono tanti amici, comunque la decisione definitiva l’ho presa quando Sandro mi ha detto che mi avrebbe accompagnato in questa avventura» .

Nessun rimpianto?
«Non lo nego. Ho sempre giocato e ogni tanto due calci al pallone mi piacerebbe tirarli, ma tutti mi hanno sconsigliato. Effettivamente, giocando non si ha la visione “giusta” . Allenare – parola grossa – è difficilissimo, basta ed avanza».

Come ti trovi con il gruppo di tuoi coetanei e non?
«Per ora bene, soprattutto grazie ai ragazzi più grandi di me».

E con la società? Approfittane per lanciare messaggi al Presidente.
«Alla prima esperienza sono seduto alla guida di una spider. Non posso chiedere di più».

Passiamo, ora, ai tuoi sabati trascorsi la sulla linea a cercare di mettere ordine. Ti danno tutti retta o c’è qualche ribelle all’interno della squadra?
«La sensazione è che per ora mi seguano, probabilmente perché le cose stanno andando abbastanza bene».

I risultati parlano chiaro (secondo a due punti dal Reda e un ritorno con 5 partite in casa dove non avete mai perso), dove pensi possa arrivare questa squadra?

«La squadra, come dico tutti i sabati negli spogliatoi, è padrona del suo destino. Se giriamo a mille siamo i più forti, speriamo di rimanere al vertice fino alla fine».

Arriviamo ai singoli: la sorpresa e la delusione fra i tuoi giocatori? Non se la prende nessuno, sbottonati.
«Sorprese tante e tutte positive… Chi ha fatto il salto più grande rispetto all’anno scorso credo sia stato Mattia Moretti, mentre il Sorbi, nel girone di andata, è stato nettamente il miglior portiere del campionato e aggiungo il grande salto del “BACO” e le capacità mostruose di Leo Roselli».

Ed ora un chiarimento sul tuo amato modulo che non abbandoni mai, nemmeno quando ti mancano i giocatori per metterlo in campo…
«Per prima cosa, finché la barca va lasciala andare… Poi cerco di dare dei punti fermi ai miei giocatori che, a forza di giocare nello stesso sistema, trovano tranquillità e riferimenti».

Nulla di serio: comunque vada, secondo me, hai già raggiunto dei bei traguardi ma quei tre punti contro l’Atletico Lugo gridano vendetta. Potevano essere la svolta ed invece?
«Ed invece abbiamo sbagliato l’approccio… Se proprio devo fare un appunto al gruppo, siamo un po’ presuntuosi. Ma se avessi avuto il Bomberino la partita l’avremmo comunque vinta».

Per finire, vorrei ci raccontassi un momento divertente che è successo nella tua gestione. Insomma, sdrammatizziamo: è poi sempre un gioco…
«Giovedì, prima della partita con il Conselice, Nicolò (unica punta della rosa) – dopo un allenamento sottotono – viene da me per dirmi che probabilmente è malato, l’allenamento appena svolto lo conferma. La mattina dopo con un sms mi comunica che aveva la febbre a 38,5… Inizio ad arrovellarmi per sostituirlo e chiamo il Presidente per convocare qualcuno dell’under. Provo a chiamare Nico ma non mi risponde, intanto il Presidente si muove… Dopo che avevo contattato tutti ed avevo una soluzione, mi chiama Nico che mi dice che stava bene e che sono un “boccalone”. Mi sono sentito un coglione, ma ero felicissimo… Cavolo, il bomberino! 8 gol in altrettante partite! A fine partita mi sono reso conto che era veramente malato ed arrabbiato con il portiere avversario».

Il mister si presenta all’appuntamento in lieve ritardo e cincischia sulle prime domande, tanto da dover dare le risposte alla fine, praticamente nel recupero. Mi è sembrato contento ed orgoglioso del suo gruppo e determinato a centrare qualcosa di importante. Sembra che fra lui e la società fili tutto liscio. Gli manca – secondo me – solo un ultimo passo, iscriversi ad un corso allenatori (ne ha le stimmate) e cosi poter essere in panca anche il prossimo anno, magari in una categoria superiore. Da quel poco che ho capito, la notte – e forse anche il giorno – sogna veramente di vincere questo campionato con i suoi giocatori: alla prima sarebbe veramente un grande risultato. GRANDEMATU.

Dieci domande a… Andrea Badiali

Posted in Dieci domande a..., Notizie generali by cscmarradese
Dic 08 2012

Nonostante lo stop del campionato di Terza Categoria, non si ferma il vulcanico Bruno Naldi che ci sorprende con una nuova rubrica fatta di brevi interviste. A rompere il ghiaccio è stato il presidente del C.S.C.M. e, a breve giro di posta, toccherà al mister della Terza Categoria. A seguire chissà, ma ci auguriamo che continui toccando anche la pallavolo ed il settore giovanile. Buon divertimento!

Voglio inaugurare questa nuova rubrica sul sito del C.S.C. MARRADESE che contiene piccole interviste ai nostri beniamini – quelli che in realtà oltre all’impegno ci mettono anche la faccia – e per cominciare ho scelto una chiacchierata con il presidente, il nostro ANDREA BADIALI.

Presidente, vorrei cominciare chiedendoti quanti tesserati ha il C.S.C..
«I soci (con diritto di voto) sono circa 150, quelli che fanno attività sono oltre 180, tesserati presso le federazioni sportive».

Bene. Quanti di questi sono parte attiva, cioè ti aiutano settimanalmente nell’organizzazione degli eventi?
«Dei 180 “sportivi” una trentina sono quelli che organizzano (allenatori,dirigenti,accompagnatori). Una decina di questi fa il doppio gioco, cioè allena e gioca».

Vorrei, se possibile, che ci raccontassi un episodio positivo che ti è successo da quando sei stato eletto Presidente.
«Ricordo con piacere la trasferta a Castelnaudary con i ragazzi del settore giovanile, ma la cosa che mi ha fatto più piacere è stato l’arrivo di parecchi ragazzi di Palazzuolo nelle nostre squadre: sono arrivati in punta di piedi, con poche pretese ed ora sono parte integrante del nostro gruppo, portando aria nuova».

Ma ci sono anche problemi?
«Il primo è quello di un Presidente “INADATTO” a ricoprire il ruolo, poi ci sono i problemi legati alla nostra realtà, piccola e povera, ma articolata: pochi volontari, la mancanza di fondi, la difficile gestione degli impianti, in particolar modo il palazzetto. Posso, però, dire con orgoglio che, nonostante tutto, consentiamo ai giovani di Marradi di fare sport in modo dignitoso e con una cifra irrisoria. Di questi tempi non mi pare poco».

Come sai, io seguo con particolare attenzione la squadra di Terza Categoria e vorrei una tua opinione sul campionato in corso.
«Non parliamo della Premier, il livello è “insomma”; a volte penso che un giocatore mediocre come ero io giocherebbe titolare in molte squadre e questo la dice tutta. Questo, però, non vuol dire che sia un campionato facile: il rischio è quello di prendere gli impegni sottogamba, mentre tutte le squadre hanno caratteristiche che ti possono mettere in difficoltà».

Scendiamo un po’ più all’interno del campionato in corso. Chi ti entusiasma di più e chi, all’inverso, ti demoralizza un po’?
«Non mi demoralizza nessuno. Mi abbatto quando vedo la squadra nervosa,quasi isterica e, al contrario, mi esalto quando reagiamo con prestazioni convincenti, vedi la partita di Brisighella anno scorso e quella con la Virtus quest’anno».

Ora rendiamo meno seriosa questa specie di intervista con una battuta su quello che fai il sabato pomeriggio, cioè sbandierare sulla linea laterale. Quanti ti hanno infamato per ora?
«Qualcuno, ma potrebbe andare peggio. In genere devo dire che i giocatori delle squadre avversarie sono più comprensivi dei nostri».

Allora, Presidente, in definitiva cosa ti aspetti dai tuoi ragazzi, come li chiami te, quei 20 che corrono dietro un pallone il sabato pomeriggio ?
«Che continuino così, con impegno e concentrazione, che diano la pelle per giocarsela fino in fondo. Poi vedremo:per vincere serve fortuna, spesso i campionati si vincono per episodi, infortuni, squalifiche, errori arbitrali».

Al sabato sera ti è gia capitato di ripensare “cosa sono andato a fare  fino alla fine del pane per vedere uno spettacolo orrendo”?
«Va bene che ho una certa propensione al “MARTIRIO”, ma giustificare le trasferte a Lugo e a San Patrizio è stata dura…».

Per finire, una curiosità personale: come ti è balenata l’idea di affidare la squadra di Terza ad un mister giovane e senza nessuna esperienza alle spalle?
«Perché ha un vice simpatico!!! Scherzi a parte, credo di aver affidato la squadra ad un ragazzo serio ed affidabile che mi garantisse un gruppo sereno e coeso e son convinto di averlo azzecato».

Queste le dichiarazioni del Presidente “INADATTO” e “MARTIRE”, come si è autodefinito: però, signori, visto dal vero (Badiali esiste, non è un ectoplasma) ha una bella grinta e volontà da buttar via e ce ne vorrebbero degli Andrea per rendere sempre più funzionale questa società sportiva.
Delle quattro chiacchere scambiate con lui mi è rimasta in mente la sua decisione, nascosta forse dietro quello sguardo incerto in apparenza, ma che sa benissimo dove vuole arrivare.
Il Presidente “ONESTO” e “MOTIVATORE”, così come l’ho visto io, è da sostenere più a lungo possibile ed il mio è un appello a tutti i tesserati e giocatori o semplici sostenitori. BRAVOPRESIDENTE.

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